L’INGEGNER CARLO MIGLIORA IL “PAPÀ” DEL PONTE ALLA BROGGI
Un ponte: il passaggio che unisce due punti, due rive o due vite, che si guardano e si affrontano per poi cadere in un abbraccio di materiali o sentimenti. Così, per Carlo Migliora, ingegnere melegnanese di dimenticate origini piemontesi, progettista del ponte ciclopedonale (nella foto dall’alto di Stefano Luciano) che unisce le due sponde del Lambro nel quartiere residenziale sorto sulle ceneri della Broggi-Izar, quel disegno è la metafora di un viaggio intimo verso la persona che è stato per lui il faro di un sicuro porto di approdo. Inizia così l’intervista all’ingegner Migliora, che troverete completa sul “Melegnanese” in edicola da sabato 13 febbraio.