VITALIANO ANTONIO MARCHINI (GUIDA)
IL LIBRO DI ALESSANDRO BOLOGNESI CONTRO IL BULLISMO SUL WEB“ “Le parole fanno più male delle botte!”. Queste le ultime parole di Carolina Picchio prima di togliersi la vita nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2013. Parole che risuonano ancora nella mente dei suoi genitori e amici, anche in quegli “amici” che
“el Culumbin” 100 anni dalla nascita – 1921-2021 Te se ricordet i temp indrè – Raccolta di articoli (Per scaricare PDF cliccare qui) Il Melegnanese con «el Culumbin», il giornale e il più meregnanino dei suo collaboratori: l’uomo che ha descritto e parlato all’anima autenticamente popolare di questo paese che è diventato città ma è
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Il nome del canonico Giacinto Coldani (1696-1752) è tradizionalmente legato al libro pubblicato a Melegnano nel 1886 col titolo di Cenni storici dell’antico e moderno insigne borgo di Melegnano, raccolti in parte colla scorta della manoscritta descrizione che ne fece il M.R.D. Giacinto Coldani canonico di questa chiesa allora collegiata nell’anno 1749 ed accresciuti ed
85 anni fa….. 6 maggio 1935.Una mattina come tante, un uomo, un campione, un lavoratore, un pendolare che si recava tutte le mattine da Melegnano a Milano per il proprio lavoro a bordo della sua motocicletta, una MAS 175. Lo schianto contro un’auto che gli ha tagliato la strada e Natale Boneschi, questo il suo
Mi chiamo Ermanno Omacini, nome di battaglia “MACIA”, partigiano nella 57° Brigata Matteotti, questa è la mia storia. Avevo 16 anni quando, il 16 settembre del 1943, assieme ai compagni Tino Premoli anni 16, Santino Mariani anni 17, Achille Vigorelli anni 19, fui arrestato e portato a Lodi, capo d’accusa: “possesso di fucili fasciati, oliati
Strada Statale 9: una insegna che campeggiava su quelle che si chiamavano Case Cantoniere, disseminate lungo le arterie principali d’Italia, quando le strade avevano anche un nome e ricalcavano ancora i tracciati lasciati dalla gloria di Roma. Un percorso obbligato, sino a qualche anno fa, non ancora frammentato da rotonde e cavalcavia, semafori e tangenziali,
Oggi gestisce il Barbarossa con il fratello Mosè, ma in gioventù Gloria Cugnach è stata una campionessa dell’atletica, tanto da sfiorare addirittura le Olimpiadi di Mosca del 1980, che mancò solo per un maledetto infortunio alla gamba. (articolo completo di Andrea Grassani sul nr. 01/2020 dell’11 gennaio 2020)