I discreti aspettano l’intervallo, i più appassionati s’intravedono già al primo cambio dell’ora: coppie d’innamoratche, mano nella mano, sgattaiolano tra i corridoi in cerca di un “locus amoenus” che regali loro attimi d’intimità.
I più esperti, che conoscono ogni angolo della scuola, passano inosservati e si danno appuntamento in laboratori sconosciuti, stanze segrete dimenticate dal mondo.
Inesperti e spudorati, invece, s’accontentano d’imboscarsi tra gli angoli, gli anfratti, le insenature che ogni corridoio sa regalare a uno sguardo attento e sognatore.
E poi abbiamo i timidi, che s’incrociano sulle scale, si scambiano sguardi, si rubano un bacio.
Svelti, tra un gradino e l’altro, per poi riprendere la propria strada uno salendo, l’altra scendendo la rampa.
È un bacio che non rivela grandi promesse, non ferisce, non lascia segni sulle labbra.
Alessandro Bloisi, IV B
(L’articolo completo su “Il Melegnanese” in edicola da sabato 10 febbraio (nella foto di Alessia Cesati, IV B, due studenti del Benini)